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domenica 13 maggio 2012

Video virali? No, grazie, basta 'bellimbusti' telematici! Professionalità zero

 
Cari visitatori dei miei blog, faccio un intervento a ''blog unificati'' (tranne quello di over-blog) per denunciare una vicenda 'grave' dal punto di vista dei GUADAGNI IN RETE. Non vi sto per descrivere una truffa telematica o un caso di pishing, ma a mio parere qualcosa di una CATTIVERIA più sottile e viscida, e c'è l'aggravante che chi commette certe irregolarità non è qualche ''piazzista'' o ''impresario da strapazzo'' bensì una società che si spaccia per ''importante realtà del mondo informatico'' (!).
Non sarò così ingenuo a citare il nome della società, anche perchè non vorrei avere dopo il danno anche la beffa di una querela. Comunque, andando ai fatti, iniziamo col dire che si tratta di una PIATTAFORMA che fornisce VIDEO VIRALI ovvero 'advertising', dei filmati pubblicitari da inserire nei propri blog al fine di far guadagnare ai blogger e ai webmaster qualche decina di euro grazie ai molti clic che si possono ricevere, considerando l'aspetto invitante e simpatico di un video pubblicitario da far partire semplicemente con un clic. Inoltre, questa piattaforma dà anche la possibilità di retribuire con una quota fissa i blogger che si aggiudicano l'opportunità di redigere articoli pubblicitari.
Ebbene, sono stato iscritto a questa piattaforma per alcuni mesi, ho anche guadagnato qualche decina di euro, soprattutto grazie agli articoli scritti, un pò meno per i video poichè la società ha una strana modalità di assegnazione dei video. Per farvi capire: ho blog che parlano di moda, sport, tecnologia, ma raramente beccavo video di queste categorie nonostante ce ne fossero molti da assegnare.
La piattaforma paga con molto tempo di ritardo (svantaggio segnalato in molti forum che si occupano di valutare l'efficacia delle società di video-advertising), e trattiene anche un'assurda e inspiegata tassa sui già minimi guadagni. I miei problemi sono iniziati quando nel blog 'mediayankees' l'inserimento di qualsiasi video provocava l'annullamento di tutte le pagine del mio blog. Chiedo consigli allo staff tramite il form del sito, ma non ricevo alcuna notizia per settimane. A questo punto vado per strade alternative e per riuscire a contattarli sono costretto a chiedere un numero di cellulare di un dipendente a un'amica blogger (ps: ma stiamo scherzando?!).
Riesco a contattare finalmente un impiegato, mi viene detto ''contatta l'amministratrice'' come se fosse mia sorella...In ogni caso vengo contattato alcune mattinate dopo prima via mail e poi telefonicamente da un allegro ragazzo romano ai limiti del 'coatto'. Questi mi dice che nei miei blog ci sono contenuti impropri come segnalazioni di siti di dirette di partite di calcio e foto osè (per la cronaca si trattava di foto visibili su qualsiasi rivista di programmi tv). Un pò attonito, decido comunque di rimuovere tutti i contenuti incriminati e di re-iscrivermi con un altro account, come suggeritomi dal gioviale napo-romano, e con altri blog senza contenuti dubbi. E quindi ci provo con i blog ''armyofbeggars'' e ''codicevertigo''. Risultati? Nessuna comunicazione in merito, account sospeso da mesi e dell'allegro giovanotto NON SI HANNO PIU' NOTIZIE.
Decido di contattarli al numero della sede principale, ma qui assisto a un processo a ''SCARICA-BARILE'' vergognoso, ritratto della peggiore Italietta: risponde una ragazza con un tono di voce da dodicenne che declina responsabilità e mi dice di richiamare e scrivere ancora mail. Passano due giorni, ci riprovo, altra vocina insopportabile al telefono, e RISATINE IN SOTTOFONDO da osteria di periferia. A questo punto contatto un'altra sede, qui parlo con una gentile extracomunitaria, che mi comunica che lì si occupano di questioni finanziarie e non tecniche, prende tutti i miei dati e dice che mi ''faranno sapere a breve''...Sono passati venti giorni, 'nisba'.
Morale della favola: ma come si può lavorare in questo modo e vantarsi di essere presenti a una fiera di eventi online? Ma come può un'azienda che si basa su marketing e comunicazione affidarsi a un manipolo di 'cazzari' del genere? Ma come può una piattaforma che ha nel suo interesse di stringere rapporti forti e duraturi in Rete comportarsi in modo così vile, codardo e vigliaccio verso un semplice utente che scrive su un piano pseudo-amatoriale? Ma come può un sito che fa dell'immagine il suo punto di forza dare questo brutto aspetto al pubblico ed avere tanta disorganizzazione?
Da parte mia, non farò mai più 'girare' e condividere articoli e/o video provenienti da questa fogna di società, neanche se sono presenti su tanti amici e amiche blogger che apprezzo. E state 'in campana', non sono sicuro che i guadagni che vi promettono siano effettivi. Vi lascio con l'ultima 'cosa infame' ricevuta: i guadagni che mi sarebbero spettati sono stati più che dimezzati nel pannello di controllo del precedente accont e non si vede l'opportunità di riscuotere neanche questi pochi spiccioli, nonostante il 'romanaro' (con tutto il rispetto per la città eterna) mi avesse garantito che mi sarebbe apparso al più presto un fantomatico bottone per richiedere il pagamento, vergogna!
PS: Un dubbio sulla ragione dell' OSTRACISMO al sottoscritto ce l'ho, ma se davvero si trattasse di una specie di 'ordine' impartito da un ex dipendente (col nickname di 'bellimbusto' in inglese) che attaccai duramente per aver detto bugie a decine di blogger nell'estate scorsa, vuol dire che siamo veramente di fronte a dispettucci da frustrato telematico.

giovedì 10 maggio 2012

A Napoli va in scena la protesta contro Green Hill e la vivisezione (da FanPage)

A Napoli scendono in piazza gli animalisti per esprimere il proprio dissenso contro la vivisezione e contro Green Hill, l'allevamento di cani di razza beagle venduti soltanto a scopo di vivisezione. I cani dell'allevamento sono destinati alla tortura e alla morte. I beagle in questione, infatti, crescono rinchiusi in posti stretti e senza illuminazione, mangiando e dormendo nei loro stessi escrementi. A Montichiari, località in cui si trova “il canile degli orrori”, il 28 aprile si è svolta un'imponente manifestazione in cui i partecipanti hanno chiesto la chiusura dell'allevamento-lager. Alcuni manifestanti sono riusciti ad entrare nel canile e a liberare decine di beagle detenuti nonché cagnoline gravide. La liberazione è stata accompagnata da uno scroscio di applausi, ma anche dall'arresto di 12 attivisti coinvolti nella vicenda. Sono purtroppo molte le aziende che testano i propri prodotti sugli animali; tra queste anche molti marchi noti che operano nel campo alimentare, della cosmesi e nel settore farmaceutico. Il 1 febbraio 2012 è stato approvato alla Camera l'articolo 16 del testo di legge che recepisce la Direttiva UE 63/2010 sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici. Il termine per la presentazione degli emendamenti della legge comunitaria per il 2011 è stato fissato per le 17 del 9 maggio 2012. A stabilirlo la presidente della XIV commissione del Senato, Rossana Boldi.
Bruno Daniele, organizzatore dell'evento ci spiega i motivi che soggiacciono al presidio che si è tenuto dinanzi la Prefettura di Napoli: “Se noi oggi siamo qui è perché c'è stato l'innesco dato dai dodici volontari che hanno dato l'assalto a Green Hill l'altra settimana, peraltro incarcerati e poi liberati tutti. Innanzitutto, è un atto di gratitudine profonda verso questi volontari valorosi“. In piazza, inoltre, sono state raccolte ulteriori firme che saranno aggiunte alla petizione redatta per la chiusura dell'allevamento. Green Hill è stata acquisita dalla Marshall Farm Inc, un'azienda americana considerata il più grande laboratorio per la vivisezione dei cani. I beagle della Marshall sono spediti in tutto il mondo e l'azienda, anche grazie all'acquisizione del canile di Montichiari, punta ad espandersi ulteriormente per arrivare a gestire 5 mila cani nell'allevamento italiano. Diversi i trattamenti chirurgici che le due aziende offrono ai propri clienti: tra questi, sono annoverati quelli relativi al taglio delle corde vocali o all'asportazione di ghiandole specifiche.
fonte: http://www.fanpage.it/giornata-mondiale-contro-la-vivisezione-e-green-hill-la-protesta-degli-animalisti-di-napoli-video/

mercoledì 9 maggio 2012

Arriva la lingerie rinfrescante, il reggiseno come un piccolo acquario


Sfrutta il concetto dell'acquario per rinfrescare, si chiama "super cool bra" ed  è stato presentato a Tokyo dall'azienda di intimo ''Triumph''. Nelle coppe è stato inserito un gel che, raffreddato, attira il calore corporeo fino ad assicurare un senso di freschezza nelle giornate estive. Il reggiseno è decorato con uno scacciapensieri e una foglia di menta. Le coppe, questa la novità bizzarra, sono disegnate come degli acquari ma, ci teniamo a specificarlo, non sono dei veri e propri acquari con dentro dei veri pesci. Le decorazioni aiutano psicologicamente a pensare alla freschezza; infatti l’acqua e le foglie di menta hanno azioni rinfrescanti. Al Super Cool Bra sono state abbinate anche una minigonna in bambù e una tipo zanzariera. Tuttavia, il prodotto non è destinato al mercato; si tratta di un'idea è nata per dimostrare che, con un po’ di fantasia e di ingegno, è possibile abbattere i consumi di energia elettrica. Le creazioni sono nate a seguito del fermo dei 50 reattori nucleari dopo il disastro di Fukushima. Non temete, Triumph non poteva permettere di soffocare dei poveri pesciolini… 
fonti:http://www.repubblica.it/persone/2012/05/09/foto/lingerie_rifrescante_il_reggiseno_un_acquario_in_miniatura-34759830/1/ e http://donna.tuttogratis.it/moda/reggiseno-acquario-super-cool-bra-di-triumph-a-sostegno-del-giappone-e-dellambiente/P329769/
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Si prevede una 'donna in fiore' per l'estate del 2012 (da DonneSulWeb)


Voglia di romanticismo nella moda di questa Primavera/Estate 2012. Abiti con stampe floreali e colori che sembrano usciti direttamente da un giardino in fiore rallegreranno il guardaroba di tante signore. Ma anche il bianco e nero si veste di stampe floreali. Ecco le proposte più trendy per la primavera/estate 2012.
fonte: http://www.donnesulweb.it/tendenze/primavera/estate-2012-la-donna-in-fiore.html
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lunedì 7 maggio 2012

Allarme sms alla guida: in Belgio va in onda una provocazione (da Repubblica)

Peiricolo Sms: la metà dei guidatori europei legge sms al volante, un comportamento rischioso che in Italia arriva a coinvolgere ben 6 guidatori su 10. Lo svela una ricerca effettuata da Ford Europa. Uno studio un po' interessato, ovvio (entro l'anno il colosso lancerà sulle sue auto un sistema per la lettura vocale dei messaggini) ma comunque molto interessante perché per la prima volta permette di indagare su un fenomeno molto pericoloso. Condotta in Germania, Spagna, Francia, Regno Unito, Italia e Russia su un campione di oltre cinquemila persone, lo studio mostra infatti che il 48% degli europei legge gli sms mentre è alla guida, nonostante il 95% riconosca la pericolosità di questo atto. La maglia nera va agli italiani (61%), seguiti da russi (55%), francesi e tedeschi (49%). I più prudenti sembrano essere gli spagnoli (40%) e soprattutto gli inglesi (33%). Sempre la ricerca mostra che i messaggi letti con più urgenza sono quelli inviati dal partner. Fa eccezione la Russia, che dà priorità agli sms dei parenti.
Lo studio è stato commissionato da Ford Europa  per evidenziare il potenziale, in termini di miglioramento della sicurezza, offerto dal sistema Sync, in grado di leggere al guidatore i messaggi in arrivo mediante un sintetizzatore vocale. Il sistema farà il suo esordio a settembre a bordo della nuova Ford B-Max. Una delle iniziative più divertenti arriva da un'associazione Belga, la "Giovani automobilisti responsabili" che ha appena realizzato un video che oltre a lanciare messaggi sulla sicurezza ("Ogni anno migliia di persone muoiono a causa degli sms digitati mentre stanno guidando" / "La maggior parte delle vittime ha meno di 25 anni") propone una soluzione paradossale per coinvolgere i giovani in questa crociata: "Obbligandoli a scrivere sms mentre guidano"...(VEDI QUI)
fonte:http://www.repubblica.it/motori/attualita/2012/05/07/news/belgio_sms_alla_guida_la_soluzione_paradossale-34402712/

sabato 5 maggio 2012

Riassunto FRINGE 1X08, 1X09, 1X10, 1X11, 1X12 (da Serialmente.com)


1X08 THE EQUATION - Questa volta siamo alle prese con l’ipnosi e la suggestione mentale: a quanto pare il pericolo di incappare in un bug temporale e di obbedire ai comandi di qualcuno senza accorgersene è davvero dietro l’angolo, e si nasconde persino nelle luci di Natale, quelle rosse e verdi in particolare. In verità niente di così strano: ormai da anni la pubblicità ci propina suoni e immagini che spesso condizionano le nostre scelte quotidiane. E non mi stupirebbe che dietro la reclame di automobili, profumi o detersivi ci sia davvero un team di grandi cervelli plurilaureati che studiano tutti i modi possibili per inculcarti di comprare il prodotto sponsorizzato. Peccato che il tema della suggestione mentale venga abbandonato subito dopo che Peter si tagliuzza le maniche della t-shirt… Forse è stata solo una strizzatina d’occhio al fatto che siamo tutti manipolabili, argomento caro a J.J. Abrams, almeno da quanto abbiamo potuto vedere in Lost o in Alias. Si passa quindi alla scoperta della misteriosa equazione e al fatto che questa e la melodia al pianoforte siano due linguaggi per esprimere lo stesso insoluto quesito. Per fortuna, proprio mentre l’azione rischia di trasformarsi in un episodio di Numb3rs, l’ambientazione si sposta su un altro luogo ricorrente nelle creazioni di Abrams, l’istituto psichiatrico. Le scene al Saint Clair Hospital sono senz’altro le più interessanti: finalmente Walter Bishop esce dal suo laboratorio sotterraneo e dal ruolo di interprete di eventi per rivestire un compito attivo nell’indagine, dove è lui a porre domande e ad ottenere risposte. E ovviamente c’è il rovescio della medaglia: lo spettro delle paure e dei rimorsi dello scienziato ritorna a tormentarlo, aprendo uno scorcio sulla vita di Walter in manicomio, laddove finora eravamo a conoscenza solo dei suoi progetti ed esperimenti prima che venisse rinchiuso.

1X09 THE DREAMSCAPE - Un tipo (Mark Young) che somiglia vagamente a Bill Gates viene attaccato da… attaccato da…viene attaccato da una farfalla. Poi da due. Poi da mille mila. In preda al panico e nel tentativo di scappare si lancia contro la vetrata e precipita per parecchi piani fino a schiantarsi.  Olivia continua a vedere il suo John Scott ovunque, addirittura ora riceve email da lui. Il caro John Scott le indica un indirizzo e Olivia ci va di corsa. Forse sperava di trovarci proprio lui, e invece si ritrova in un seminterrato pieno di… rane. Rospi, per la precisione. E guarda alle volte le coincidenze, proprio questi rospi porteranno alla risoluzione del caso. In pratica questi rospi producono un veleno allucinogeno, e dosi molto alte di questo veleno possono provocare allucinazioni così forti da influenzare anche lo stato fisico della persona. Tutto questo ovviamente si basa sull’ accettare che la mente umana possa controllare totalmente il corpo. Olivia continua il viaggio tra i ricordi ed assiste ad un incontro tra quattro persone: John Scott, Mark Young (la vittima), un sudamericano e un nero. Sappiamo che il nero morirà per primo perchè è nero, neanche il tempo di pensarlo e John lo infilza con un coltello. Olivia riesce a risalire all’ identità dell’ ultimo dei quattro rimasto vivo, il sudamericano. E’ il principale sospettato, ma si affretta a discolparsi: i veri responsabili della morte di Mark Young sono quelli della Massive Dynamic.
1X10 SAFE - Tutto inizia quando Loeb, accompagnato da una task force privata, fa irruzione in una banca per entrare nel caveau grazie ad una versione riveduta e corretta dell’aggeggio smaterializzatore recuperato un paio di episodi prima. Anche se a dire la verità non è che sia poi molto “corretta”, visto che l’aggeggio emette dosi massicce di radiazioni e riesce a rendere la materia “immateriale” solo per limitati periodi di tempo, come presto scoprirà a proprie spese un membro della sua squadra. Il team di Loeb riesce ad entrare in possesso della cassetta di sicurezza che cervavano, ma tale Raul Lugo non fa in tempo a tornare indietro e rimane a metà, intrappolato nella parete d’acciaio del caveau. Non che abbia molto tempo per metabolizzare la situazione, visto che Loeb gli piazza subito un proiettile tra gli occhi (e non tanto per una questione di pietà, secondo me, ma più che altro per evitare che Walter riesca a trarre informazioni dal suo cadavere). All’indagine vengono chiaramente affidati Olivia e la famiglia Bishop, e per un po’ Safe sembra il classico episodio di Fringe. Il caso è bizzarro, Walter è eccentrico, Peter è sarcastico, e Olivia insignificante. Proprio quest’ultima identifica Raul e spiega di averlo conosciuto in passato nei Marines, ma quando si reca dalla vedova Lugo scopre che quei ricordi non erano affatto suoi, ma di John Scott. Già in passato l’agente deceduto si era intrufolato nel suo subconscio, ma questa è la prima volta che Olivia non è in grado di distinguere i suoi ricordi da quelli di John. E se persino Walter è perplesso a riguardo, non c’è da starne molto allegri. Le indagini sul “come” Loeb sia riuscito ad entrare nel caveau vengono però accantonate presto, in favore di quelle più importanti sul “cosa” fosse il contenuto della cassetta di sicurezza, acquistata in contanti da un anonimo compratore ben ventitrè anni prima. Altre due cassette, acquistate nello stesso periodo, risultano scomparse dalle rispettive banche. Una parziale risposta arriva quando Peter e Olivia, finiti in un pub a bere shottini, notano che la sequenza dei numeri identificativi delle cassette rubate (233, 377, 610) è la  stessa che recita ogni notte Walter prima di addormentarsi.

1X11 BOUND - Olivia si risveglia in un laboratorio legata, mentre subisce un'iniezione da parte di Loeb, che opera nascondendosi il volto con una maschera. Poco dopo Olivia, suscitando la compassione degli analisti del laboratorio, riesce a trovare un'occasione per fuggire, e la sfrutta portando con sé delle provette, un cellulare e riuscendo a rubare un'auto. Ma il tutto sembra poco utile: auto e cellulare sono inedentificabili, le provette invece le consegna a Walter. Intanto nella sezione dell'FBI arriva il supervisore Harris, che nutrendo rancori per una denuncia di molestie sessuali per Olivia, la estromette dal caso del suo rapimento, assegnato proprio a Loeb. Broyles riesce comunque ad affidarle un altro caso: un ricercatore muore durante un convegno, ucciso da un gigantesco virus che prende vita uscendo dal suo corpo. Il virus viene catturato da Walter e portato in laboratorio. Un altro ricercatore potrebbe essere una prossima vittima, Olivia lo porta all'FBI, ma qui Loeb gli dà la sostanza che attiva il virus, e muore. Olivia vedendo le particolari scarpe di Loeb intuisce che è lui il suo sequestratore: va a casa sua e prende le prove che lo incriminano, dovendo però uccidere la moglie. Loeb viene così arrestato, durante l'interrogatorio rivela solo che Olivia ha rovinato un piano perfetto e il suo rapimento era stato fatto per salvarla.
1X12 THE NO BRAINER - Un ragazzo, Greg Wiles, mentre naviga su internet al pc, incontra un popup sullo schermo con la scritta "Cos'è quel rumore? Clicca qui". Cliccando sul link partono una serie di immagini a scatti che lo ipnotizzano lanciando una reazione psichica che gli liquefa il cervello. Olivia, Peter e Walter sono chiamati ad indagare, ma appena il tempo di avviare le indagini e si trovano altre due persone morte apparentemente nello stesso modo. Peter intanto, avvalendosi di un suo amico esperto informatico, scopre che le vittime avevano scaricato un file da oltre 600 mb, ma non riesce a trovare l'autore del software assassino. Tuttavia si accorge che dall'abitazione di Olivia qualcuno sta scaricando lo stesso file: si tratta della nipote di Olivia, che viene distolta dal pc appena in tempo. L'unico collegamento tra le vittime è il sig. Dempsey, padre di un amico di Greg Wiles. L'FBI non riesce a localizzarlo così viene fermato il figlio. All'interrogatorio però questo non dirà niente, allora disubbidendo agli ordini di Harris, Olivia rilascia il ragazzo che, ingenuamente, si reca dal padre. Il padre messo alle strette, dopo aver confessato di aver creato il malefico programma solo per vendicarsi, si suicida. Nel frattempo una donna, la madre della vittima per il quale Walter era stato rinchiuso, si presenta da Peter chiedendo di poter parlare con Walter. 

FONTE: http://www.serialmente.com 


PS: Nelle foto, i protagonisti della serie: Anna Torv e Joshua Jackson