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giovedì 29 dicembre 2011

Trasformare la caldaia di casa in centrale elettrica.

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Considerando che la popolazione mondiale continuerà ad aumentare (saremo 9 miliardi nel 2050), è logico pensare che la domanda di energia crescerà in maniera esponenziale, con picchi che potranno mettere in seria crisi gli impianti attualmente in funzione. Questo anche perché le infrastrutture attuali, da sole, non bastano e avrebbero bisogno di notevoli investimenti di denaro per funzionare meglio, ma nella condizioni di crisi in cui versiamo, il passo in questa direzione non è affatto scontato. Il problema potrà essere superato anche grazie al contributo delle fonti rinnovabili che negli ultimi dieci anni hanno raddoppiato il loro peso sul totale della produzione energetica europea. Lo scenario che sta diventando sempre più reale riguarda l’auto-produzione di energia. Sui tetti, negli scantinati o negli sgabuzzini: le case si trasformano via via in mini-centrali elettriche di produzione di energia elettrica che poi viene immessa in rete grazie alle smart grid. Una delle tecnologie più interessanti in questo senso è la micro-cogenerazione (impianti con potenza elettrica inferiore a 50 kW) che viene di solito effettuata tramite motori alternativi a combustione interna, microturbine a gas o motori a ciclo Stirling (a combustione esterna). Tutto questo si traduce nella possibilità all'interno degli edifici di avere una caldaia domestica o condominiale a metano che, oltre a produrre calore per il riscaldamento delle abitazioni, genera anche energia elettrica in surplus che  può essere immessa in rete. Si calcola che 100.000 mini-centrali dislocate in domicili privati, ma interconnesse tra loro, possano fornire la stessa produzione di energia di due reattori atomici o di due grandi centrali elettriche a carbone, a prezzi inferiori, con un peso minore sull’ambiente e con un’alta efficienza nel rapporto tra consumo e produzione di energia (circa il 94% contro il 40% delle moderne centrali nucleari o a carbone). La mini-centrale, tra l’altro, è di facile installazione. Non più grande di un frigorifero o di un congelatore, può essere tranquillamente disposta nei locali di servizio di una casa unifamiliare, ma anche nello sgabuzzino di un appartamento. Tra le marche più conosciute di questo tipo di impianti ci sono: EcoBlue (Volkswagen); Ecowill (Honda & Osaka Gas); Senertec e WhisperGen. L'Italia avrebbe avuto anche un vantaggio di prima mossa nello sviluppo di questa tecnologia. Fu nel 1973 infatti che Mario Palazzetti progettò per il Centro Ricerche Fiat il primo micro-generatore chiamato TOTEM (Total Energy Module). La casa automobilistica però decise di non investire in questa innovazione e il brevetto fu venduto. Al momento chi ha investito di più in questa forma di produzione di energia è stato il Giappone dove sono state attivate oltre 50.000 unità che incorporano un motore creato ad hoc dalla Honda. Anche il Regno Unito e gli Usa hanno cominciato a muoversi in questa direzione con l'installazione di alcune migliaia di impianti sovvenzionate dagli incentivi statali. In Germania, la Volkswagen ha attivato una partnership con la compagnia di fornitura di energia LichtBlick per costruire un sistema di micro-cogenerazione, EcoBlue, che utilizza un motore a metano derivato dai propulsori di serie della Golf. L'obiettivo iniziale era quello di installare almeno 100.000 impianti e poi di ampliare ulteriormente il mercato.
FONTE: http://gogreen.virgilio.it/news/ambiente-energia/caldaia-casa-trasformarla-mini-centrale-elettrica_5269.html

mercoledì 28 dicembre 2011

Especial Natal (Fernanda Duarte-Nathalia Costa)

Vi facciamo i migliori auguri di Buone Feste con immagini tratte da www.belladasemana.com.br, un sito che celebra le festività natalizie con ragazze molto gradevoli.

martedì 27 dicembre 2011

Apple multata di 900.000€ dall'’Antitrust italiana (da zazoom.it)

Finalmente arriva un provvedimento serio dell’Antitrust nei confronti delle “poco chiare” coperture di garanzia offerte da Apple per i prodotti venduti.

Le indagini hanno portato le autorità ad infliggere due penali (per un tot. di 900.000€) ad Apple per i seguenti motivi:


    Presso i propri punti vendita e/o sui siti internet apple.com e store.apple.com, sia al momento dell’acquisto che al momento della richiesta di assistenza, non informavano in modo adeguato i consumatori sui diritti di assistenza gratuita biennale previsti dal Codice del Consumo, ostacolando l’esercizio degli stessi e limitandosi a riconoscere la garanzia convenzionale del produttore di 1 anno;

    le informazioni date su natura, contenuto e durata dei servizi di assistenza aggiuntivi a pagamento AppleCare Protection Plan, unite ai mancati chiarimenti sull’esistenza della garanzia legale biennale, erano tali da indurre i consumatori a sottoscrivere un contratto aggiuntivo quando la copertura del servizio a pagamento si sovrappone in parte alla garanzia legale gratuita prevista dal Codice del Consumo.

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Plutone ha i componenti della vita (da BolognaTg24)


E’ stata identificata sull’ultimo pianeta del nostro sistema solare, la presenza di componenti chimici che sono propri dei processi organici. A renderlo noto sono i ricercatori del Southwest Research Institute in collaborazione con la Nebraska Wesleyan University che hanno analizzato i dati raccolti dallo spettrografo montato nel 2009 sul telescopio spaziale Hubble. Lo spettrografo è uno strumento che determina le specifiche di assorbimento dei raggi ultravioletti emessi dal sole da parte degli elementi diffusi sulla superficie di un corpo celeste. L’analisi dei livelli di assorbimento, ha confermato la presenza su Plutone, di diverse tipologie di idrocarburi che sono alla base delle molecole biologiche. Tali molecole si produrrebbero grazie all’interazione tra i raggi solari che arrivano sul ghiaccio e gli elementi diffusi sulla superficie planetaria. Si tratta in gran parte di metano, monossido di carbonio,  azoto. L’interazione in atto potrebbe, secondo i conduttori della ricerca, anche spiegare il colorito violaceo emanato dal pianeta. Il mito che vede in Plutone una landa morta e gelida come il “Sovrano del Regno dei Morti” da cui prende il nome, sembra essere dunque parzialmente sfatato. Date le condizioni proibitive che si trovano nello spazio esterno del nostro sistema solare, trovare le premesse della vita è già buon segno. Trovare altrove la vita, sembra un pò meno difficile.
di luca brandetti

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''Istruzioni per la carriera'' nei mobili: Ikea cerca personale in Australia (da Repubblica)

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Una nuova campagna pubblicitaria al di fuori degli schemi per il colosso dell'arredamento svedese alla conquista del continente australiano. Nel packaging dei mobili viene inserito l'annuncio di nuove assunzioni sul modello delle istruzioni per il montaggio. Un modo per raggiungere il più ampio numero di consumatori e, allo stesso tempo, potenziali lavoratori. Senza contare l'abbattimento dei costi del marketing.

lunedì 26 dicembre 2011

Twitter in guerra, Wi-Fi per tutti, Partiti di Vetro (da L'Espresso)

TWITTER, 1939.
Cosa sarebbe successo se durante la seconda guerra mondiale ci fosse stato Twitter? Un anacronismo che possiamo sperimentare grazie all'iniziativa di uno studente di storia di Oxford, di nome Alwyn Collinson. Lo scorso agosto il giovane ha aperto l'account @RealTime WWII, con un primo tweet che raccontava l'esordio dell'attacco nazista alla Polonia. Da allora l'account è cresciuto fino a raccogliere oltre 100 mila followers.
CAROLA FREDIANI.

PIU' WI-FI PER TUTTI.
Stiamo per entrare nell'età dell'oro degli hot-spot Wi-Fi pubblici. Nel mondo diventeranno 5,8 milioni - il quadruplo rispetto ad ora - i punti dove possiamo navigare senza fili nei luoghi pubblici, come piazze e aeroporti. Ciò è merito del boom di smartphone e tablet, che hanno tutti il Wi-Fi. Il fenomeno ha conquistato anche l'Italia dove ci sono 13 milioni di utenti che navigano in mobilità. I punti Wi-Fi italiani gratuiti sono circa due mila e spesso si attirano le critiche degli operatori mobili, che vedono minacciato il loro business.
ALESSANDRO LONGO.

PARTITI DI VETRO.
Il politologo Michele Salvati ha recentemente lanciato un appello ai partiti perchè utilizzino l'interregno di Monti per riformarsi radicalmente e rendersi più presentabili ai cittadini. Tra le diverse declinazioni che questo processo potrebbe assumere una delle più virtuose riguarda il rapporto tra le forze politiche e la Rete. Non più da vedere come appendice della tv per fare campagna elettorale bensì come strumento per trasformarsi in case di vetro agli occhi degli elettori. Sul Web, ad esempio, i partiti potrebbero iniziare a pubblicare redditi e situazioni patrimoniali di tutti i propri parlamentari.
ALESSANDRO GILIOLI.

FONTE: http://www.imagebam.com/image/a4c862166548160


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