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venerdì 8 luglio 2016

Bisio capo dello Stato: Benvenuto Presidente!


In un minuscolo paesino di montagna vive un uomo dal nome decisamente ingombrante: Giuseppe Garibaldi (Claudio Bisio), per gli amici "Peppino", bibliotecario con una grande passione per la pesca. Un giorno, a causa di una votazione fasulla voluta dai leader dei tre principali partiti politici (Giuseppe Fiorello, Massimo Popolizio, Cesare Bocci), Peppino viene eletto Presidente della Repubblica Italiana. Trasportato di peso a Roma, sottoposto a qualche impacco ringiovanente (che lo trasformano insomma nel Bisio che vediamo spesso in televisione), prepara il suo discorso di dimissioni ma poi non le dà, come spesso capita nella politica italiana, e sconvolge i protocolli e forse pure un intero Paese.


I partiti, colti alla sprovvista da un’elezione imprevista, contano su una rinuncia spontanea, data la palese incapacità di questo Giuseppe Garibaldi a ricoprire l’impegnativa carica, ma Peppino spiazza tutti e alla fine accetta. Farà mille gaffes all’inizio per l’incapacità di rispettare qualunque protocollo e metterà a repentaglio la nostra credibilità internazionale (viene da pensare un po’ all’ultimo Cossiga) ma inaspettatamente poi alcune scelte fatte per spontaneo amore per il prossimo (invitare al Quirinale i barboni, stare benissimo coi bambini e giocare con loro e varie altre cose, soprattutto non firmare tutte le leggi non scritte in modo chiaro) lo portano gradatamente a una clamorosa popolarità, tale da spiazzare gli stessi partiti in Parlamento. Questi ultimi allora ricorrono ai servizi segreti per infangarlo e poi ‘farlo fuori’ ma non ci riescono, per una serie di vicissitudini e casualità e anche per la loro scarsa popolarità in rapporto a quella dell’immacolato Peppino. Chi di noi non ha mai pensato una volta nella vita “se potessi essere Presidente della Repubblica, quante cose cambierei…”.


Lo spunto principale di Benvenuto Presidente è proprio questo: sradicare un personaggio semplice dal suo ambiente e trapiantarlo in un mondo di politica, intrighi e regole che non gli appartengono. E’ uno spunto interessante ed estremamente attuale che se maneggiato con la dovuta cura avrebbe potuto essere la base per un’ottima pellicola. Il Peppino Garibaldi, presidente della Repubblica per caso, interpretato con verve e professionalità da Claudio Bisio, è un sempliciotto che ama pescare, rifugge le responsabilità, adora i bambini e i libri e ha buoni principi. Entrato come una colomba nel mondo dei serpenti della capitale, però, proprio con i suoi modi di fare naif conquista la gente, che ha contatti con lui quasi sempre davanti alla televisione durante gli abbondanti pasti.

fonte: http://www.millecanali.it/recensione-benvenuto-presidente/