In un minuscolo paesino di montagna vive un uomo dal nome decisamente ingombrante: Giuseppe Garibaldi (Claudio Bisio), per gli amici "Peppino", bibliotecario con una grande passione per la pesca. Un giorno, a causa di una votazione fasulla voluta dai leader dei tre principali partiti politici (Giuseppe Fiorello, Massimo Popolizio, Cesare Bocci), Peppino viene eletto Presidente della Repubblica Italiana. Trasportato di peso a Roma, sottoposto a qualche impacco ringiovanente (che lo trasformano insomma nel Bisio che vediamo spesso in televisione), prepara il suo discorso di dimissioni ma poi non le dà, come spesso capita nella politica italiana, e sconvolge i protocolli e forse pure un intero Paese.
I partiti, colti alla sprovvista da un’elezione imprevista, contano su una rinuncia spontanea, data la palese incapacità di questo Giuseppe Garibaldi a ricoprire l’impegnativa carica, ma Peppino spiazza tutti e alla fine accetta. Farà mille gaffes all’inizio per l’incapacità di rispettare qualunque protocollo e metterà a repentaglio la nostra credibilità internazionale (viene da pensare un po’ all’ultimo Cossiga) ma inaspettatamente poi alcune scelte fatte per spontaneo amore per il prossimo (invitare al Quirinale i barboni, stare benissimo coi bambini e giocare con loro e varie altre cose, soprattutto non firmare tutte le leggi non scritte in modo chiaro) lo portano gradatamente a una clamorosa popolarità, tale da spiazzare gli stessi partiti in Parlamento. Questi ultimi allora ricorrono ai servizi segreti per infangarlo e poi ‘farlo fuori’ ma non ci riescono, per una serie di vicissitudini e casualità e anche per la loro scarsa popolarità in rapporto a quella dell’immacolato Peppino. Chi di noi non ha mai pensato una volta nella vita “se potessi essere Presidente della Repubblica, quante cose cambierei…”.
Lo spunto principale di Benvenuto Presidente è proprio questo: sradicare un personaggio semplice dal suo ambiente e trapiantarlo in un mondo di politica, intrighi e regole che non gli appartengono. E’ uno spunto interessante ed estremamente attuale che se maneggiato con la dovuta cura avrebbe potuto essere la base per un’ottima pellicola. Il Peppino Garibaldi, presidente della Repubblica per caso, interpretato con verve e professionalità da Claudio Bisio, è un sempliciotto che ama pescare, rifugge le responsabilità, adora i bambini e i libri e ha buoni principi. Entrato come una colomba nel mondo dei serpenti della capitale, però, proprio con i suoi modi di fare naif conquista la gente, che ha contatti con lui quasi sempre davanti alla televisione durante gli abbondanti pasti.
Voglio parlare in questo post di un comico spesso sottovalutato dalla critica cinematografica e televisiva, e che a mio avviso non ha avuto nell'arco degli ultimi anni lo spazio che meritava, soprattutto in virtù dello scoppiettante successo riscosso a inizio carriera. L'artista in questione risponde al nome di Antonino 'Nino' Frassica, attore-mattatore messinese classe 1950, che fece il suo esordio sotto l'ala del suo guru Renzo Arbore sulle reti Rai con due programmi televisivi trasmessi a metà anni Ottanta: ''Quelli della Notte'' e ''Indietro Tutta!''. In questi due programmi, il giovane Frassica, diplomatosi al teatro Piccolo di Milano, sfoggia la sua comicità basata soprattutto sull'eloquio surreale, sul discorso non-sense, su frasi lapalissiane e su considerazioni al di fuori da ogni logica: questi saranno i suoi strumenti retorici preferiti per tutto il resto della sua carriera di comico.
In 'Quelli della Notte', il baffuto e irriverente siciliano interpreta il ruolo di Frate Antonino da Scasazza, devoto di San Gesualdi, un improbabile frate il cui linguaggio è un miscuglio di parole storpiate e interpretazioni sbagliate. Nella trasmissione figurano anche Andy Luotto, Maurizio Ferrini, Giorgio Bracardi e altri comici, sotto la supervisione del presentatore Arbore. Con 'Indietro Tutta' avviene la definitiva consacrazione di Nino, il quale diventa 'il bravo presentatore', alle prese con improbabili quiz come 'Il Pensatoio', gioco in cui indovinare cosa pensa un arruffato e serioso signore con gli occhiali per vincere montepremi elevatissimi con cifre pari a miliardi di miliardi di vecchie lire. lI programma, sotto l'apparenza di un gioco a premi dove si sfidano concorrenti del Nord e del Sud Italia, era di carattere comico, con forti intenti satirici verso la televisione. Arbore infatti, col suo programma, fra gag e personaggi curiosi, canzoni e finti giochi a premi, non fa che stigmatizzare un certo tipo di televisione, che proprio negli anni ottanta aveva iniziato ad orientarsi verso un genere di intrattenimento sempre più commerciale e di basso livello culturale, fra ragazze sempre più svestite, e giochi a premi sempre più banali che distribuivano milioni a pioggia. Esordiscono in tv con 'Indietro Tutta' dei giovanissimi Francesco Paolantoni, Mago Forest e Maria Grazia Cucinotta.
Dopo le esperienze con Arbore, Frassica intraprende con buoni risultati anche la carriera di attore, presenziando in diverse fiction di successo come 'Don Matteo', 'L'ispettore Coliandro', 'Ho sposato uno sbirro', 'I Cesaroni 5' e in alcuni film (alcuni prodotti all'estero e di assoluto valore): 'Baaria' con Tornatore alla regia, 'La fidanzata di papà' (Oldoini), The Tourist, Somewhere (di Sofia Coppola) e inizialmente qualche cine-panettone con i Vanzina. A cavallo tra fine anni Novanta e inizio anni Duemila Frassica torna in tv come ospite nella trasmissione Rai 'I migliori anni' condotta da Carlo Conti (con cui si instaura un buon feeling) proponendo sketch e gag come improbabili invenzioni (la 'grattamaglia': composta sul retro da caselle stile batttaglia-navale per farsi grattare da un amico un punto preciso della schiena; le 'strisce pedonali' portatili: per avere la certezza di poter camminare sempre sulle strisce bianche; 'il termometro fermo a 36': per non far preoccupare le persone più timorose della febbre; ecc.).
Dopo tanta fiction, Nino viene chiamato da Sabina Guzzanti, nel frattempo passata a La 7 nel programma mandato in prima serata 'Un due tre Stella' nel doppio ruolo di 'Mago Acirfass' e 'Anno Gghiotti'. I due personaggi sono nati nel programma radiofonico '610' diretto dai comici romani Lillo&Greg, a cui Frassica partecipa da qualche anno. Acirfass è un mago che dice l'oroscopo segno per segno, spesso con semplici parole riassuntive. Oltre a predire i segni, lui si definisce mago all'altezza di Mago Silvan, Mago Merlino, Magalli... :) Acirfass consiglia al segno 'Ariete' di mangiare molti cereali...in quanto danno molti benefici: scurvano le spalle curve, impari a nuotare, sgonfiano i piedi, vai in bagno 18 (o a scelta 81) volte al giorno, va via il doppio mento, ecc... Dà raccomandazioni ai genitori di educare bene i figli, soprattutto i 'monelli' che fanno le corna 500 volte di seguito allo stesso automobilista o chi fa 'le pernacchie' alle suore! Inoltre, invita a giocare dei numeri al lotto, ma solo agli 'Acquario', se giocano altri non si vince...
Anno (maschile di Anna) Gghiotti è invece il direttore di 'Antiprimi', rivista che si occupa di gossip e notizie televisive. Anno si concentra soprattutto sulla 'gara' tra Barbara D'Urso e Mara Venier nell'invitare più persone sofferenti possibili e che vivono drammi. Se Mara Venier invita un obeso di 407 chili, la D'Urso ne inviterà uno di 410 chili! Se la D'Urso parla in una settimana di 18 omicidi il suo programma trionferà su quello della Venier, che ne avrà magari solo 15! E mentre la Venier inviterà un pluri-ergastolano che ha già scontato 2 ergastoli e Melina, il pluri-trans che ha cambiato sesso 12 volte prima di scocciarsi e di mettersi a giocare a golf, la D'Urso per controbattere inviterà un rapito, un rapato, un arrapato e un arrotino, concludendo in bellezza con una prostituta di 96 anni e una nonnina calabrese di 89 anni scappata a Milano per fare la ballerina di Lap Dance! Tutti in edicola a comprare Antiprimi allora, magari per conoscere la storia del pluri-vedovo, un signore a cui muoiono le mogli appena si sposa, e da cui è stata tratta una minifiction interpretata dall'onnipresente Beppe Fiorello. Il costo del giornale è di 1,50 euro ma aggiungendo la modica cifra di seimila euro ti danno anche un lampadario antico, una mountain bike, un tavolino e due sedie! Prima era un dodicennale, ovvero usciva ogni dodici anni, ora invece è un settimanale. E non perdete il numero che parla dei famosi vip Luca Fugazzotto e Massimo Travi, perchè con questa edizione aggiungendo solo 5 euro vi daranno un limoncello, un servizio di posate per 12 persone e un abito da sposa. http://www.youtube.com/watch?v=jdkhoCO_1FM