La splendida Praga si trova in una zona di passaggio tra il clima marittimo e quello continentale, caratterizzata da estati calde e piovose, da inverni freddi e nevosi e, in generale, da condizioni meteorologiche variabili. In una tipica giornata estiva a Praga la colonnina di mercurio può segnare da circa 12°C fino a 22°C. Da dicembre a febbraio le temperature precipitano. Il clima è caratterizzato da cambiamenti estremi, e se d'estate a volte si superano i 35°C, d'inverno si può arrivare anche a -20°C. Nei mesi più caldi, Praga offre tantissime attività all'aria aperta. Potrete fare una passeggiata in collina, andare in barca sulla Vltava oppure noleggiare una bicicletta; in tutti i casi riuscirete sempre a combinare la visita della città con un po' di attività fisica. In alternativa, potrete scegliere tra nuoto, tennis, squash, golf, equitazione o persino partecipare alla Prague International Marathon.
Se avete trovato un albergo nella Città Vecchia (Staré Mesto), cominciate la passeggiata da piazza Jan Palach, dove un sobrio monumento ricorda lo studente che si immolò nel gennaio del 1969 per protestare contro l’invasione sovietica (il luogo del suo sacrificio è in cima a piazza San Venceslao). Qui potete ammirare il Rudolfinum, auditorium e sede dell’orchestra filarmonica ceca: uno dei più begli esempi di architettura rinascimentale. Gli occupanti nazisti ordinarono di smantellare una delle statue che decorano il palazzo, e cioè quella di Mendelssohn, in quanto ebreo. Ma si sbagliarono, e tolsero di mezzo quella di Wagner. Fate tappa in uno dei luoghi sacri della storia praghese: il cimitero ebraico. I nazisti non lo distrussero perché restasse a testimoniare l’esistenza di un popolo estinto. Vi si accede dalla sinagoga Pinkas, dove sono incisi i nomi degli oltre 77mila ebrei sterminati dal Terzo Reich. La tomba più visitata è quella di Rabbi Low, perché la leggenda dice che ponendovi una pietra i propri desideri saranno esauditi. Entrate nella biblioteca municipale per ammirare la torre dell’artista Matej Kren, circa ottomila libri recuperati fra quelli destinati al macero. Affacciatevi sull’interno: due specchi vi daranno l’illusione di uno spazio infinito.
A questo punto, passando davanti alla casa natale di Franz Kafka, raggiungete la piazza della Città Vecchia. È uno dei luoghi più affollati di turisti, ma vale sempre una sosta. L’orologio astronomico è una meraviglia: dalle 9 alle 21 ogni ora si replica lo spettacolo delle figure animate. Sempre in zona, date un’occhiata alla casa cubista della Madonna nera, e al teatro Tyl, dove nel 1787 andò in scena la prima del Don Giovannidi Mozart. Il musicista abitava in piazza Uhelny, il mercato del carbone. Lorenzo Da Ponte, autore del libretto del Don Giovanni, nella casa di fronte. Dal balcone si scambiavano commenti sulle ragazze di passaggio. Non lontano c’è Palazzo Adria, in stile cubista, dove al secondo piano c’è una buona caffetteria.
Scendete a piedi verso Mala Strana attraversando Hradcany, il borgo del Castello, che venne edificato per ospitare i funzionari di corte nel 1321. Distrutto nel grande incendio del 1541 e poi ricostruito, è uno dei luoghi incantati di Praga. Le sue stradine ospitano edifici rinascimentali e barocchi. C’è una gran bel silenzio, e le auto sono rarissime. È la zona delle ambasciate, per lo più ospitate in palazzi storici. Quella tedesca, palazzo Lobkowicz, ha un parco che nel 1989 si trasformò in una sorta di campeggio per centinaia di persone che chiedevano asilo. Di fronte c’è il centro culturale italiano, fondato nel 1600. In una cappella esiste un graffito con il panorama di Milano, con tanto di Duomo idealizzato, perché ancora non era stato completato.
FONTI: http://viaggi.repubblica.it/ e http://www.lonelyplanetitalia.it/