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mercoledì 17 ottobre 2012

Luoghi da visitare: GIETHOORN (Olanda), la città senza strade

Stressati e stanchi dal traffico delle grandi città? Allora in Olanda c'è il posto che fa per voi! Si chiama Giethoorn, ed è un villaggio di 2.600 abitanti della provincia di Overijssel, conosciuto come la "Venezia del Nord" per i suoi stretti canali attraversati da imbarcazioni che si muovono come delle gondole. La sua caratteristica è che nel quartiere vecchio non ci sono strade, a parte una pista ciclabile. 


I trasporti sono fatti via acqua nei vari canali che attraversano questo villaggio, celebre in virtù dei suoi 176 ponti di legno immersi nel verde. Giethoorn, che si trova a 120 chilometri da Amsterdam nel mezzo di un parco naturale in una zona costellata di torbiere acquitrinose, non ha strade, perché era nato per nascondere i suoi abitanti (della setta dei Flagellanti) dalle persecuzioni religiose del XII secolo.


Giethoorn è diventata una famosa destinazione turistica e qui è possibile trovare una casa per trascorrere un weekend o affittare la tipica imbarcazione del posto per un tour attraverso i canali. Qui le automobili sono bandite. L'intera Giethoorn è un'attrazione in sé. Si trova nel Wieden, che fa parte del parco nazionale Weerribben-Wieden. Gli abitanti sono orgogliosi delle case tipiche dai tetti ricoperti di paglia che si affacciano sui canali. I canali vennero scavati in origine per il trasporto della torba. L'industria dell'estrazione della torba ha creato nella zona numerosi laghi, ad est e a sud del villaggio.


Per raggiungere Giethoorn è possibile arrivare all'aeroporto di Amsterdam e affittare una macchina. C'è anche un'altra soluzione molto interessante: Ryanair ha una tratta per Groningen che dista circa 60 chilometri da Giethoorn. E si più anche approfittare di questa possibilità per visitare la cittadina di Groningen e la zona circostante che è tra le più caratteristiche del nord dei Paesi Bassi. Il nome al villaggio (in origine chiamato Geytenhorn e poi Geythorn) venne dato dalla setta dei Flagellanti provenienti dallo Zuiderzee tra la fine del XII e l'inizio del XIII secolo e deriva da geitenhoorn, ovvero "corno di capra", in riferimento ai numerosi corni di capra selvaggia (che si ritrovano anche nello stemma di Giethoorn) rinvenuti nelle torbiere della regione.

fonte: http://viaggi.virgilio.it/curiosita/giethoorn-olanda-paese-senza-strade.html

venerdì 8 giugno 2012

Luoghi da visitare: PRAGA (da Repubblica)


La splendida Praga si trova in una zona di passaggio tra il clima marittimo e quello continentale, caratterizzata da estati calde e piovose, da inverni freddi e nevosi e, in generale, da condizioni meteorologiche variabili. In una tipica giornata estiva a Praga la colonnina di mercurio può segnare da circa 12°C fino a 22°C. Da dicembre a febbraio le temperature precipitano. Il clima è caratterizzato da cambiamenti estremi, e se d'estate a volte si superano i 35°C, d'inverno si può arrivare anche a -20°C. Nei mesi più caldi, Praga offre tantissime attività all'aria aperta. Potrete fare una passeggiata in collina, andare in barca sulla Vltava oppure noleggiare una bicicletta; in tutti i casi riuscirete sempre a combinare la visita della città con un po' di attività fisica. In alternativa, potrete scegliere tra nuoto, tennis, squash, golf, equitazione o persino partecipare alla Prague International Marathon.


Se avete trovato un albergo nella Città Vecchia (Staré Mesto), cominciate la passeggiata da piazza Jan Palach, dove un sobrio monumento ricorda lo studente che si immolò nel gennaio del 1969 per protestare contro l’invasione sovietica (il luogo del suo sacrificio è in cima a piazza San Venceslao). Qui potete ammirare il Rudolfinum, auditorium e sede dell’orchestra filarmonica ceca: uno dei più begli esempi di architettura rinascimentale. Gli occupanti nazisti ordinarono di smantellare una delle statue che decorano il palazzo, e cioè quella di Mendelssohn, in quanto ebreo. Ma si sbagliarono, e tolsero di mezzo quella di Wagner. Fate tappa in uno dei luoghi sacri della storia praghese: il cimitero ebraico. I nazisti non lo distrussero perché restasse a testimoniare l’esistenza di un popolo estinto. Vi si accede dalla sinagoga Pinkas, dove sono incisi i nomi degli oltre 77mila ebrei sterminati dal Terzo Reich. La tomba più visitata è quella di Rabbi Low, perché la leggenda dice che ponendovi una pietra i propri desideri saranno esauditi. Entrate nella biblioteca municipale per ammirare la torre dell’artista Matej Kren, circa ottomila libri recuperati fra quelli destinati al macero. Affacciatevi sull’interno: due specchi vi daranno l’illusione di uno spazio infinito.


A questo punto, passando davanti alla casa natale di Franz Kafka, raggiungete la piazza della Città Vecchia. È uno dei luoghi più affollati di turisti, ma vale sempre una sosta. L’orologio astronomico è una meraviglia: dalle 9 alle 21 ogni ora si replica lo spettacolo delle figure animate. Sempre in zona, date un’occhiata alla casa cubista della Madonna nera, e al teatro Tyl, dove nel 1787 andò in scena la prima del Don Giovannidi Mozart. Il musicista abitava in piazza Uhelny, il mercato del carbone. Lorenzo Da Ponte, autore del libretto del Don Giovanni, nella casa di fronte. Dal balcone si scambiavano commenti sulle ragazze di passaggio. Non lontano c’è Palazzo Adria, in stile cubista, dove al secondo piano c’è una buona caffetteria.


Scendete a piedi verso Mala Strana attraversando Hradcany, il borgo del Castello, che venne edificato per ospitare i funzionari di corte nel 1321. Distrutto nel grande incendio del 1541 e poi ricostruito, è uno dei luoghi incantati di Praga. Le sue stradine ospitano edifici rinascimentali e barocchi. C’è una gran bel silenzio, e le auto sono rarissime. È la zona delle ambasciate, per lo più ospitate in palazzi storici. Quella tedesca, palazzo Lobkowicz, ha un parco che nel 1989 si trasformò in una sorta di campeggio per centinaia di persone che chiedevano asilo. Di fronte c’è il centro culturale italiano, fondato nel 1600. In una cappella esiste un graffito con il panorama di Milano, con tanto di Duomo idealizzato, perché ancora non era stato completato.

FONTI: http://viaggi.repubblica.it/ e http://www.lonelyplanetitalia.it/

domenica 20 maggio 2012

Luoghi da visitare: SIENA (da ToscanaViva.com)

Questo 'piccolo gioiellino' della Toscana sorge sui colli delimitati dal corso dei fiumi Arbia ed Elsa, nell'area geografica segnata a settentrione dalle colline del Chianti con i centri di Monteriggioni e San Gimignano, ad oriente dalla Val di Chiana con Arezzo, a Meridione, dalle Crete senesi con Montalcino e Montepulciano e ad occidente dalle Colline Metallifere. Benchè la leggenda proponga come fondatore della città il figlio di Remo, della gens Julia, Senio, e con ciò si possa giustificare il simbolo araldico di Siena rappresentato da una lupa romana, è più probabile che l'area fosse abitata già in epoca etrusca. Il centro di Sena Julia, viene storicamente individuato con certezza soltanto intorno al I secolo a.C, quando un avamposto militare di Roma nasce a difesa delle strade che dall'Urbe portavano verso settentrione. Dopo la caduta dell'impero di Roma e l'occupazione dei Longobardi avvenuta nel VI secolo d.C., Siena rimane lungo il percorso della via francigena, una tappa privilegiata per tutti coloro che volevano spostarsi longitudinalmente nella penisola italiana per pellegrinaggio od affari. È possibile che, in qualche modo, la sua posizione gli sia valsa addirittura la scelta della Chiesa di istituirla nel VII secolo sede vescovile, e gli abbia quindi garantito quello sviluppo economico e culturale che porterà Siena a proclamarsi libero comune nel X secolo d.C.


Nei decenni a seguire, Siena diventa centro di attività mercantili e soprattutto finanziarie, fin quando, il crescente peso politico che andava sviluppando sul resto della Toscana, non ne determina lo scontro con Firenze.Dopo la vittoria dei ghibellini nel 1260 d.C. a Montaperti, Siena deve cedere le armi nove anni più tardi ai guelfi nella battaglia di Colle di Val d'Elsa, di fronte a Carlo d'Angio e l'esercito fiorentino. La guida della città viene affidata ad un'assemblea eletta dalle classi più ricche, noto come "Consiglio dei Nove" fino al 1355 d.C. Durante questa fase della storia senese, vengono eretti tutti i principali edifici pubblici, dal Palazzo del Comune con la Torre del Mangia al Duomo, viene creata l'Università e si afferma non solo in Toscana, ma in tutt' Italia la scuola della pittura senese che vedrà come suoi massimi esponenti, dopo Guido da Siena, Duccio di Buoninsegna, Simone Martini, Ambrogio e Pietro Lorenzetti. 


Nota in tutto il mondo e cuore della città di Siena è la medievale Piazza del Campo, oggi celebre per il Palio dell’Assunta ed un tempo luogo di ritrovo per l’intera cittadinanza che vi giungeva per assistere agli spettacoli ed alle giostre medievali. Qui si potranno visitare il Museo Civico all’interno del Palazzo Pubblico oggi sede del comune, la Torre del Mangia, che offre una vista panoramica sulla città con i suoi 87 metri di altezza e la Fonte Gaia. Nelle immediate adiacenze di Piazza del Campo si possono visitare le Logge del Papa e Palazzo Piccolomini, oggi sede dell’archivio di Stato, entrambi rappresentativi dell’architettura rinascimentale a Siena. Prendendo per Banchi di Sotto e svoltando poi a destra per Via dei Pellegrini, si raggiunge Piazza del Duomo con la struttura romanico-gotica del Palazzo Arcivescovile, caratterizzata dalla vetrata del coro di Duccio di Buonainsegna e all’interno del quale si può visitare la Libreria Piccolomini. Lasciando Piazza del Duomo e prendendo poi per Via Fontebranda, si arriva all’omonima Fontana tra la più belle ed antiche della città.


venerdì 18 maggio 2012

Luoghi da visitare: NORVEGIA (da LonelyPlanetItaly)


La geografica vastità di questa nazione scandinava è una sorpresa per tanti turisti che considerano la Norvegia come un unico monolite di ghiaccio. Invece, al sud temperato si possono trovare campagne ondulate, foreste incantevoli e spiagge soleggiate e spettacolari fiordi occidentali. A Nord del Circolo Polare Artico la popolazione si fa meno numerosa, gli orizzonti si allargano e la temperatura si abbassa. Si passa dagli scogli che toccano il cielo a vaste foreste boreali e a sterili penisole senza neanche un albero. Gli avventurieri possono spingersi più a nord, all'arcipelago Svalbard, dove foche, trichechi e orsi polari prendono il sole sui banchi di ghiaccio. Non sorprende che la Norvegia salvaguardi le sue meraviglie naturali e mantenga una identità indipendente all'interno d'Europa. La Norvegia ha migliaia di km di piste da sci di fondo e numerose località dove si può praticare lo sci da discesa, tra cui la zona di Holmenkollen nella periferia di Oslo, Geilo, Lillehammer e la circostante regione di Gudbrandsdalen. Se si vuole sciare in estate, si può andare nei ghiacciai nei pressi di Finse, Stryn o delle montagne di Jotunheimen.
Le grandi zone selvagge del paese permettono di praticare alpinismo ad Åndalsnes, birdwatching nelle isole Lofoten di Røst e Værøy, e arrampicate su ghiaccio a Nigardsbreen, nei pressi di Sogndal. Altri luoghi adatti alle escursioni a piedi sono le montagne di Jotunheimen e Rondane nonché l'altopiano di Hardanger. Si possono anche praticare la pesca di mare e d'acqua dolce. L'architettura della Norvegia è celebre per le caratteristiche chiese in legno - tra i più antichi edifici in legno sulla terra - che risalgono in parte all'era vichinga e in parte alla prima era cristiana (XI secolo). La Norvegia conserva molte delle sue tradizioni culturali e non è raro vedere persone che indossano elaborati costumi popolari ai matrimoni e in altre giornate di festa. Anche balli, canti e racconti tradizionali (che spesso hanno per protagonisti i troll) sono largamente diffusi, e sono norvegesi una serie di artisti tra cui il pittore Edvard Munch, il compositore Edvard Grieg, lo scultore Gustav Vigeland e il drammaturgo Henrik Ibsen. 


La Norvegia vanta anche tre vincitori del premio Nobel per la letteratura: Bjornstjerne Bjornson, Sigrid Undset e Knud Hamsun. I piatti tipici norvegesi comprendono 'laks' (salmone alla griglia o affumicato), 'reker' (gamberi bolliti) e 'torsk' (merluzzo). Diffuso nel periodo natalizio è il 'lutefisk' (merluzzo essiccato e reso quasi gelatinoso con un particolare processo di macerazione), che è sicuramente una ricetta importata dall'estero. Durante la prima colazione vengono spesso serviti un formaggio di capra dolce e scuro chiamato 'geitost' e delle aringhe in salamoia. Gli alcolici sono difficili da trovare in alcune comunità rurali dove di norma sono proibiti.
La Norvegia occupa la parte occidentale della Penisola Scandinava e confina con Svezia, Finlandia e Russia. È caratterizzata da una lunga linea costiera costellata di fiordi e un interno montagnoso coperto da alcuni dei più grandi ghiacciai d'Europa. Più di cinquecento chilometri quadrati della Norvegia si trovano a nord del Circolo Polare Artico, ma la costa occidentale in genere non ghiaccia mai grazie alla calda corrente del Golfo. Soltanto il 3 per cento del territorio norvegese è coltivabile. Oltre il 27 per cento è coperto da foreste, anche se sono sempre più danneggiate dalle piogge acide provocate dagli agenti inquinanti utilizzati da Russia, Germania e Gran Bretagna. La fauna locale comprende renne, lupi e lemming. Molti dei 30.000 Lapponi che vivono in Norvegia conducono la loro tradizionale vita nomade allevando le renne nelle estreme regioni settentrionali. 


La scarsità di terre coltivabili ha costretto i norvegesi a guardare al mare come fonte di sostentamento e la pesca commerciale gioca un ruolo importante sia nell'economia sia nel tessuto sociale del Paese. Le zone costiere della Norvegia hanno un clima sorprendentemente temperato grazie alla corrente del Golfo, ma nelle regioni montuose dell'interno gli estremi climatici sono più marcati e gli altipiani settentrionali presentano condizioni climatiche di tipo artico. Il periodo migliore va da maggio a settembre, mentre i mesi peggiori sono quelli compresi tra novembre e marzo, quando le temperature medie scendono al di sotto dello zero. Il cosiddetto sole di mezzanotte, quando il sole non tramonta mai, si può osservare dal 13 maggio al 29 luglio a Capo Nord e dal 28 maggio al 14 luglio nelle isole Lofoten. Persino nella Norvegia meridionale il cielo resta chiaro dalle 4 alle 23 in estate. Al contrario, nelle regioni settentrionali il sole non sorge dalla fine di novembre alla fine di gennaio...(CONTINUA)
fonte: http://www.lonelyplanetitalia.it/destinazioni/europa/norvegia/ambiente/